Capita. A volte capita. Capita che hai un progetto, o addirittura un sogno, e che nonostante tu faccia di tutto per raggiungerlo qualcosa vada storto. Lo avevo messo in conto, certo, ma quando ti ci ritrovi faccia a faccia con la difficoltà, ecco che davvero devi dimostrare a te stesso quanto veramente ci tieni a quel progetto, alla realizzazione di quel sogno. L’ultima corsa l’ho fatta a Genova, il 20 maggio. 8km di lentissimo per sentire come rispondeva il ginocchio, in sofferenza dopo la Mezza dell’Elba. Nessuna notizia rassicurante e quindi la decisione di fare una risonanza magnetica.
Risultato: meniscosi mediale con annessa ciste di Baker. In soldoni il mio menisco ha una fessurazione che fa infiammare il ginocchio e stimola questa ciste di 5 centimetri con il risultato di avere un pallone da pallamano al posto della rotula!
E allora il dubbio amletico: che fare? Facciamo un breve summit con Fulvio e Chiara e la palla passa a Paolo Manetti, amico e medico dello sport che è stato a capo dello staff medico di Fiorentina e adesso dell’Empoli. Due infiltrazioni di acido ialuronico e un mese di stop. Poi una ricaduta. E allora infiltrazione di cortisone e un nuovo stop fino alla fine di luglio. Nel frattempo, tanta palestra e qualche buona dose di elettrostimolatore, cercando di non mettere su chili. Nel frattempo, leggo Pessoa (questo Pessoa…)
A fine luglio saranno passati due mesi dall’ultima corsa e sperando di poter ricominciare, ne mancheranno solo tre a New York.
Io non mollo un metro, nonostante tutto!