La sveglia suona presto, stamattina. Alle 6,30 già in piedi e alle 7,30 ci troviamo all’angolo tra la 5th Avenue e Central Park per la sgambatura di rifinitura con Fulvio. Un giro di 6km tra foto, corsa e incitamenti vari e poi tutti a colazione!
Devo dirvi che correre a Central Park, soprattutto nel periodo del foliage, è un’esperienza unica? Credo proprio di no… 😉
La giornata è calda ma il tempo è nuvoloso. Con Mirko e Serena si decide di dedicarsi alla cultura. Dopo una bella colazione all’americana, ci portiamo al Guggenheim. Costruito nel 1959 è ancora avanti di vent’anni… Complimenti, sir Lloyd Wright!
Lungo il Museum Mile (la più alta concentrazione di musei al mondo, sembra, per giunta di fianco a Central Park) ci spostiamo al MET, il Metropolitan. Dentro c’è un mondo. Io parto deciso per Vincent Van Gogh, il resto può attendere.
Beh, Van Gogh. Me lo sono trovato davanti (metaforicamente, eh) talmente spesso ultimamente che credo di essere io il fratello Theo a cui scriveva… E’ stato così presente negli ultimi mesi che gli ho pure quasi dedicato un racconto (il quasi è d’obbligo, non vorrei mi citasse dall’oltretomba per i diritti d’autore…). Come quale racconto? Non vi ho parlato di “Frammenti”? (Scusate, per il momento andate qui…)
La giornata dedicata alla cultura è stata assai soddisfacente, meglio rientrare alla base e dedicarsi ad un’escursione by night. Rockfeller Center, che ne dite?
Notte, a domani!