
“Se vuoi creare un’azienda di giganti, assumi dei giganti. Se vuoi creare un’azienda di nani, circondati di nani”. Questo lo diceva David Ogilvy, il più grande esperto di marketing della comunicazione diversi anni fa. Mi sono permesso di modificare lo slogan secondo le mie esigenze, e quando ho cominciato a correre in modo più continuo ho deciso che avevo bisogno di persone che mi affiancassero.
Per prima cosa ho scelto un allenatore. E ho scelto Fulvio Massini. La prima volta che l’ho conosciuto ero alle Scuole Medie. Io giocavo come portiere nella squadra di pallamano di Borgo San Lorenzo, lui faceva il professore a Scarperia. Ci incontravamo spesso nei Campionati Studenteschi ed erano sempre partite vibranti. Eravamo due squadre molto forti all’epoca, tanto che alle superiori finimmo spesso alle Finali Nazionali, e i nostri derby erano in pratica lo scontro tra le due migliori formazioni toscane.
Fulvio era magro e pieno di riccioli, in panchina sembrava tarantolato e le sue urla rimbombavano in tutta la palestra. Le partite con Scarperia erano sempre durissime: noi eravamo più tecnici, loro atleticamente di una spanna sopra. Fulvio aveva portato le sue idee dell’atletica nello sport di squadra più completo, e i risultati si vedevano. Tecnicamente e tatticamente la pallamano era agli albori, ma dal punto di vista fisico loro facevano un lavoro esagerato. Quello che mi ricordo era che con Scarperia le partite non finivano mai. Neanche se ti prendevi un po’ di vantaggio ti potevi sentire al sicuro: fisico e grinta erano ormai stati imprintati da Fulvio nei ragazzi gialloblù!
Io ho continuato a giocare a pallamano, diversi dei ragazzi di Scarperia nel tempo sono diventati miei compagni di squadra. Fulvio lo persi di vista. Ho visto tanti altri allenatori e lo sono diventato a mia volta. Però di Fulvio ho sempre tenuto a mente i suoi principi: allenarsi sodo e non mollare mai!
Due anni fa mi sono imbattuto nel suo libro Andiamo a correre. Ero alle prime uscite e per me è stato da subito una “bibbia”. Da li a volerlo reincontrare e chiedergli di farmi da allenatore il passo è stato breve.
E’ cominciato un percorso fatto di consigli, aiuti, tabelle di allenamento. I risultati non hanno tardato ad arrivare e adesso siamo pronti alla Grande Sfida: New York!
Con Fulvio accanto, la Grande Mela fa meno paura!